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giovedì 15 maggio 2008

Hungher descritto da Steve McQueen

"I want to show what it was like to see, hear, smell and touch in the H-block in 1981. What I want to convey is something you cannot find in books or archives: the ordinary and extraordinary, of life in this prison.

Hunger for me has contemporary resonance. The body as a site of political warfare is becoming a more familiar phenomenon. It is the final act of desperation; your own body is your last resource for protest. One uses what one has, rightly or wrongly... In Hunger there is no simplistic notion of 'hero' or 'martyr' or 'victim'. My intention is to provoke debate in the audience, to challenge our own morality through film. " Steve McQueen (Cannes 2008)

Voglio dimostrare cosa significasse vedere, sentire, annusare e toccare negli H-Blocks nel 1981. Quello che voglio comunicare è qualcosa che non si trova nei libri o negli archivi: l'ordinario e lo straordinario della vita in prigione. Hunger per me ha una risonanza contemporanea. Il corpo come come strumento di battaglia politica sta diventando un fenomeno familiare. E' l'atto finale della disperazione: il proprio corpo è l'ultima risorsa di protesta. Ognuno usa quello che ha, giusto o sbagliato... In Hunger non c'è un semplicistica nozione di 'eroe' o 'martire' o 'vittima'. La mia intenzione è di provocare un dibattito tra il pubblico per cambiare la propria moralità attraverso il film'.